Una domenica all'insegna della poliedricità per la Palestrina Running con i suoi atleti che sono presenti su più fronti, così come si conviene alle squadre di rango: Simona Rocchi, come consuetudine, è presente alla Half Marathon di Firenze e la chiude con lo splendido tempo di 1h 38' 36"; Fausto D'Onofrio è invece a Pescara per la Vivicittà, 12 Km. portati a termine con un ottimo 58' 52"; Mario Ferracci corre a Rieti, addirittura la 50 km. del Centro Italia, che conclude alla grande in 4h 56' 11"; Simone Marini che si cimenta in una delle sue straordinarie prove, nella Challenge Roma di Ostia, chiudendo in 5h 19' 12".
E poi c'è la Roma Appia Run: ben 16 gli atleti della Palestrina Running che hanno preso il via in una competizione quanto mai partecipata, con oltre 4.000 partecipanti che hanno tagliato il traguardo della gara competitiva, sulla distanza dei 13 km. Hanno voluto essere tra i 16 anche Gianluca Cetorelli, Arcangelo Rampini, Piermaria Antonioni, Simona Caponera, Marco Sbardella e Massimo Sbardella che soltanto una settimana prima avevano preso parte alla Maratona di Roma.
Molto bello e suggestivo il percorso, ricco di storia e di paesaggistica, in una zona già conosciuta da molti di noi, magari in veste di turisti piuttosto che di runners; certo con gli occhi dell'atleta si vedono cose diverse e, in questo caso in particolare, si deve stare molto attenti ad un fondo che si rivela piuttosto insidioso.
Il fiume dei concorrenti parte dalle Terme di Caracalla e percorre un buon tratto dell'Appia Antica costeggiando le più importanti catacombe presenti nella Capitale: è il cuore della storia di Roma, sicuramente una zona bellissima, affascinante ma, dal punto di vista di un runner, presenta difficoltà non proprio trascurabili. Il basolato è, dal punto di vista storico, una testimonianza fondamentale ed indispensabile, ma presenta, per chi corre a piedi, incognite e pericoli dovuti alle irregolarità ed ai contorni delle lastre, che a volte possono sfociare anche in incidenti sgradevoli se non addirittura gravi.
Ed ecco allora che la maggior parte dei concorrenti si sposta sul bordo della strada, preferendo (udite, udite!) il selciato in sanpietrini ed una larghezza di percorrenza decisamente più limitata.
Fatto sta che si va avanti per oltre 4 km. fino a compiere una virata a sinistra per dirigersi verso l'Appia Pignatelli su una strada, finalmente, con fondo asfaltato: dopo tante sollecitazioni si ha la sensazione di correre su un'autostrada e le nostre estremità inferiori sembrano godere di questa situazione, riacquistando un po' di sollievo; ma è solo una tregua: la pacchia non dura molto perché dopo un po' si devia all'interno del Parco dell'Appia Antica.
Anche qui ambientazione e contorni bellissimi, ma ancora mille insidie dal fondo perché transitiamo su un sentiero sterrato dove emergono qua e là spunzoni di sassi che è assolutamente opportuno evitare. Su e giù lungo lo sterrato e poi si torna definitivamente sull'asfalto. Attraverso Via di Porta Ardeatina, la Cristoforo Colombo e strade limitrofe ci si riavvicina a Caracalla, fino ad arrivare dentro lo Stadio e tagliare il traguardo, in prossimità del quale ci viene consegnata la medaglia celebrativa della XX edizione.
Largo ai risultati: i nostri due "Boeing 747" Massimiliano Fontana (47' 25") 10° di categoria e Gianluca Cetorelli (49' 54") sono i primi della truppa prenestina a transitare sotto il gonfiabile dell'arrivo e vanno ad occupare posizioni di prestigio nella generale: rispettivamente 48° e 112°. Ma tutti gli altri portano lustro alla PR. Splendido piazzamento e gran tempo per i due emergenti Marco Frattarola (54' 57") e Marco De Rosa (54' 59"); a seguire la superstar Linda Tomassi (56' 33"), ormai lanciatissima verso le posizioni di spicco del running e 7^ di categoria; tempi di tutto rispetto ed ottimi piazzamenti anche per Arcangelo Rampini (1h 01' 52"), Piermaria Antonioni (1h 03' 34"), Simona Caponera (1h 03' 34") Marco Sbardella (1h 03' 35") che optano per una gara di defaticamento dopo l'ottima Maratona di domenica scorsa, per Sandro Faraglia (1h 06' 10"), per Tonino Piras (1h 07 42"), per Massimo Sbardella (1h 07' 44") anch'egli in gara di defaticamento, per Giuseppe Casale (1h 14' 16") ottimo 5° di categoria, per Patrizio Sugaroni (1h 14' 40"), per Giuseppe Ardito (1h 17' 43") presente per spirito di squadra anche se privo di allenamento, per Federica Pinci (1h 18' 29") agli esordi su una gara così impegnativa.
E comunque tutti bravi a portare punti alla Palestrina Running nella competizione del "Cortocircuitorun".
È stata una gara bella e impegnativa, ma permettetemi alcune considerazioni circa l'organizzazione di questo evento: ben curato il percorso sia come personale di assistenza e di servizio, sia come ristori in gara.
Decisamente da migliorare il resto, soprattutto in relazione alla quota di iscrizione, secondo me (e non solo) non proporzionata ai servizi erogati: errata assegnazione dei pettorali con duplicazioni per uno stesso concorrente, con conseguenti file e perdite di tempo per la riconsegna prima della gara; inutile ricerca, in tutta la zona, di cestini, sacchi o bidoni per depositare i rifiuti; avvisi, a più riprese, di partenza differenziata per onde (anche via altoparlante prima della gara) ed invece solita ammucchiata generale in partenza; assurda fila con scarso personale al ristoro finale, per poi avere un sacchetto ai limiti del ridicolo; imperdonabili errori nello stilare la classifica finale.
Sicuramente rivedibile, ma, nonostante tutto, ci siamo divertiti.
Buone gare a tutti.
Sandro