Palestrina Running: una domenica al mare
Dal titolo potrebbe sembrare che questa settimana la Palestrina Running si sia presa un turno di vacanza: ma neanche per idea! Come tutte le domeniche c'è sempre qualcuno che mette in bella mostra la canotta PR in qualche gara, e stavolta la mèta privilegiata è stata proprio il mare.
E così troviamo canotte bianconere a Fregene per la mezza "Corri Fregene" e, circa 150 chilometri più a sud, ma sullo stesso litorale, a Gaeta per la classica "Gaeta-Formia".
Levataccia per Arcangelo e Massimo, considerato che l'orario di partenza è fissato per le ore 9,30 e che Fregene non è proprio dietro l'angolo; e sono sicuro che il buon Massimo non ha avuto modo di annoiarsi durante il tragitto, avendo vicino un'autoradio permanente (n.d.r.: Arcangelo si scherza, lo sai che ti voglio, che ti vogliamo bene).
Ma ne è valsa la pena: bella giornata e bella gara, disputata per la prima volta sui 21,097 Km., distanza allungata da quest'anno, dopo che le edizioni precedenti si erano svolte sui 10 Km., mentre solo lo scorso anno c'era stato il primo allungamento a 18 Km..
Il percorso che si offre ai 1.200 partecipanti è interamente pianeggiante e si snoda in pieno centro cittadino con lunghi rettilinei, tra cui un bel tratto di pista ciclabile sul lungomare, che si alternano a rapidi cambiamenti di direzione. Il tutto è accompagnato da un'ottima organizzazione sia per quanto riguarda le misure messe in atto per la sicurezza degli atleti, sia per l'ubicazione e la distribuzione dei punti ristoro.
Ottima la prova di Arcangelo Rampini che chiude con il tempo di 1h 40' 44", andando a cogliere un lusinghiero 8° posto di categoria; più che soddisfacente anche la gara di Massimo Sbardella che, senza spingere troppo (per lui voleva essere piuttosto una tappa di allenamento in preparazione della prossima maratona), ha comunque fermato il cronometro su 1h 59' 58".
Splendida giornata di sole anche a Gaeta e anche qui gara molto partecipata con oltre 1.000 atleti, tra cui il sottoscritto.
Il via avviene proprio di fronte al porto, sotto lo sguardo austero della "Signora del Vento", imponente veliero che sovrasta il popolo dei podisti; il percorso è molto bello e, dopo alcuni saliscendi all'interno di Gaeta, il serpentone dei concorrenti si allunga sul lungomare che costeggia l'Appia, direzione Formia, con il mare azzurro che, sulla nostra destra, lambisce timidamente gli scogli.
Si attraversa Vindicio e, in prossimità dell'8° chilometro circa, si abbandona il mare e si abbandona, ahimè, anche la bella andatura tenuta finora: una brusca deviazione sulla sinistra fa scoprire improvvisamente una salita molto ripida, modello "Corrimaggio larianese" (per chi la conoscesse), che si inerpica verso il centro di Formia, non lunga, ma piuttosto impegnativa. La gente del posto, e lo speaker lo conferma ufficialmente, ricorda che se ne serviva un certo Pietro Mennea che la utilizzava per le ripetute (!!!) in preparazione delle sue gare più importanti.
Purtroppo il sottoscritto, il cui cognome, casualmente, ha solo l'ultima vocale in comune con quello di Mennea e, per giunta, ha con lui un grado di parentela prossimo al 134° grado, non ha neanche osato accennare a qualcuna delle performances del nostro Indimenticato Campione; anzi ha percorso questo costone con la lingua di fuori e sbuffando come una locomotiva; poi qualcuno, e Dio gliene renda merito, ha voluto che la pendenza si placasse e si tornasse ad un percorso più umano ed abbordabile: si arriva così a percorrere l'ultimo chilometro che porta al traguardo, stavolta fortunatamente, in leggera discesa.
Alla fine il tempo è soddisfacente: il 45' 10" finale vale un discreto 10° posto di categoria, ma la cosa più importante è che avvicina l'ora di pranzo e con lei una ricca e gustosa mangiata di pesce.
In definitiva Arcangelo e Massimo avranno sicuramente macinato più chilometri di me; ma, a tavola, credo di averli battuti nettamente !!!
Buone gare e buone mangiate a tutti
Sandro