Splendida, indimenticabile Verona.
Non ho mai scritto una dichiarazione d'amore, ma stavolta penso che la PR si sia proprio definitivamente innamorata di te; e dico definitivamente perché l'amore era già scoccato nel 2016, ma ora, a distanza di un anno c'è la definitiva conferma, la consacrazione.
Sei splendida per le tue bellezze: non ci stancheremmo mai di passeggiare in Piazza delle Erbe o di scuriosare tra i caratteristici mercatini di Natale di Piazza dei Signori, di visitare ancora una volta quello straordinario capolavoro che è la Basilica di S. Zeno o la bellissima chiesa di S. Anastasia con tutti i suoi inimitabili cromatismi interni, di riassaporare l'imponenza e la bellezza di Castelvecchio o di soffermarci ad osservare lo scorrere del fiume Adige, scortato sui lati dai meravigliosi Lungoadige e attraversato dagli storici ponti, di ammirare la maestosità dell'Arena o l'austero Arco dei Gavi.
Sei splendida per la tua eleganza: come non dondolarsi lungo Via Mazzini o lungo Corso Porta Borsari, strade piene di luci, di negozi, piene di vita, come non trattenersi in Piazza Bra con i suoi Caffè ed i suoi ristorantini, o non percorrere Via Roma anch'essa immancabile mèta di passeggio.
Sei indimenticabile perché a noi della PR dài l'occasione di stare insieme un paio di giorni con la scusa della tua Cangrande; e noi veniamo sempre più volentieri: siamo in gran numero, non solo come partecipanti alla gara, ma anche come familiari, accompagnatori, supporter, insomma facciamo veramente un bel Gruppone. E questi due giorni ce li godiamo proprio alla grande, un po' rendendo omaggio alle tue bellezze, un po' rendendo omaggio ai nostri palati (da questo punto di vista non ci tiriamo mai indietro e tu ci dài anche ghiotte occasioni) e un po' dedicandolo anche alla gara.
Già la gara, che poi in effetti non è una sola, ma sono 3: Maratona, Mezza Maratona e 10 Km. competitiva. Palestrina Running è presente su tutte le competizioni con 3 atleti che partecipano alla gara principe, 9 alla mezza e 5 alla gara sulla distanza inferiore.
Fin dalle prime ore della mattina Piazza Bra, ritrovo centrale della competizione, è un brulicare di variopinte divise (in totale siamo oltre 7.000!) che tentano in tutte le maniere di arginare il freddo pungente: i guanti, le felpe ed i più disparati indumenti in nylon la fanno da padrone, ma ci sono anche i temerari che, già in "abito da guerra" canotta e pantaloncini, sfidano temperatura ed umidità.
Comunque mai come questa volta la parola "riscaldamento" è adeguata e nei fatti obbligatoria e così tra una corsetta e l'altra si fanno le nove, ora prevista per la partenza delle due gare maggiori; gli atleti sono già entrati nei vari settori di appartenenza (avrei dovuto dire gabbie, ma questo termine proprio non mi va giù) ed il via avviene regolarmente: come tutte le gare di questo tipo la partenza, vista da fuori, è semplicemente spettacolare, un fiume di persone che si muove, i primi più velocemente, poi man mano sempre più lentamente fino ad arrivare agli ultimi che cominciano la loro gara praticamente passeggiando; ma si rifaranno da lì a poco.
Si aprono i cancelli anche per i concorrenti della 10 Km. che si schierano, pronti per mordere il terreno; si deve aspettare solo qualche minuto per permettere il deflusso degli atleti partiti in precedenza, onde evitare sovrapposizioni, visto che la prima parte di percorso è comune.
Il percorso della 10Km. è fantastico, tutto interno a Verona e lambisce praticamente tutte le sue bellezze: è una sensazione bellissima rivedere in corsa situazioni che hai già visitato con l'abito del turista; certo non le puoi godere appieno perché la gara, oltre che l'orologio, ti richiede concentrazione e devi essere attento a dettare i tuoi ritmi, ma è altrettanto inevitabile che ogni tanto lo sguardo ti vada a qualche contesto già visto, così come è innegabile ignorare le centinaia di persone che lungo l'itinerario ti applaudono e ti incitano da bordo strada.
Corri, cerchi di dare il massimo, come sempre, poi arriva un po' di affaticamento, rallenti, qualcuno ti supera, poi riprendi vigore e sei tu a passare avanti a qualcun'altro: chilometro dopo chilometro sudi, sbuffi, riprendi fiato, acceleri e poi, quando intravedi l'Arena sai che stai in fondo, sai che sei quasi arrivato e la soddisfazione è quella di fare gli ultimi metri tra due ali di folla che ti applaudono e soprattutto davanti a tutti i favolosi supporter al seguito della PR che stanno lì ad aspettare con pazienza il tuo arrivo e che urlano il tuo nome. Grazie, grazie di cuore siete fantastici!
Ovviamente arriviamo per primi noi della 10 Km., Antonio in testa, fantastico 28° assoluto e 2° di categoria, poi Daniele, seconda gara per lui dopo la Palestrina Archeologica e brillante esordio qui a Verona, sebbene con qualche acciacco, a seguire Sandro, grande soddisfazione per il 1° posto di categoria, poi Fausto che ha dovuto purtroppo rinunciare alla mezza e ripiegare su questa gara per via di un problema alla gamba e l'ottimo Samuele che chiude molto bene, nonostante lo scarsissimo allenamento.
Per noi l'agonismo finisce qui ed ora ci mettiamo l'abito degli spettatori tifosi, unendoci ai nostri parenti e amici, tutti insieme nella trepidante attesa dei nostri compagni PR che si stanno prodigando nelle gare più impegnative.
Allunghiamo il collo tra la folla, per cercare di vedere più lontano possibile ed ecco una canotta nera delle nostre apparire in fondo, è Gianluigi, un immenso Gianluigi, il primo dei nostri nella Mezza Maratona, tra l'altro alla sua prima Mezza Maratona, prestazione di rilievo; magnifico, come al solito, Gianluca C. che, nonostante qualche problemino fisico, gli arriva alle spalle, giusto qualche secondo di differenza; la "tribuna", forse più appropriato dire la "curva", prenestina si sgola e li accompagna, incitandoli per tutti gli ultimi metri: sarà così per gli arrivi di tutti i nostri atleti.
Un po' di pausa e si scorge un'altra canotta delle nostre: è Matteo che arriva pimpante e sorridente, nel suo stile, ma con un tempo da favola; grandi urla e tifo per l'arrivo della prima delle nostre ragazze, Simona, che ci vede e sorride: lei ha fatto davvero una gran gara, bravissima; così come un sempre più sorprendente Massimo che continua a migliorare i suoi tempi di gara in gara: arriva con la faccia più che soddisfatta e tra gli applausi; ancora noi sulla punta dei piedi per vedere meglio gli ultimi 100 metri ed ecco arrivare la splendida Linda, grande gara anche la sua, sorridente come sempre, accompagnata dai nostri incitamenti; non me ne voglia nessuno, ma ora aspettiamo l'arrivo più atteso, qualcuno urla "Ecco Gianluca" ed ecco spuntare quella crapa pelata che nessuno di noi, una settimana prima, avrebbe osato sperare di vedere al traguardo: un successo voluto fortemente, qui il tempo impiegato non conta niente, conta solo la grande impresa; allunghiamo le nostre braccia fuori dalle transenne e lui, emozionatissimo, passando, ci batte il "cinque", uno ad uno; insieme a lui arriva "Cuor di leone" Simone, immenso, incorreggibile altruista e uomo vero, grazie di esistere; e a ruota arriva il campione dei campioni, Giuseppe, l'atleta per il quale la carta d'identità non conta; anche stavolta (ma ormai non è più una novità) le suona a tutti e va a conquistarsi un grande meritatissimo 1° posto di categoria: unico!
Mentre sul maxischermo scorrono le immagini del battistrada e vincitore solitario della Maratona Robert Ndiwa, ormai in prossimità dell'arrivo, è tempo di abbracci e baci per i nostri atleti arrivati; ma ora ci prepariamo ad attendere i più forti dei nostri, i magnifici tre che si sono cimentati nella gara più difficile ed impegnativa: eccolo, sta arrivando, giù il cappello per Massimiliano, fuoriclasse indiscusso (il vero purosangue ce lo abbiamo noi in PR), che, grazie ad un tempo eccellente ottiene un piazzamento di prestigio (148° assoluto su oltre 3.000); ma ci aspettano ancora grandi emozioni perché ora aspettiamo il corridore "di casa": eccolo, arriva Jacopo, si riconosce da lontano con il suo passo elegante, anche per lui grandi incitamenti e sorrisi in risposta, conclude con un ottimo tempo, a dispetto di una preparazione non al top; l'ultimo tifo è per un altro nostro grande atleta, Arcangelo che, in età non certo giovanissima, si permette non solo di concludere questo tipo di gare, ma lo fa anche con un invidiabile tempo, migliorando per giunta la sua precedente prestazione.
Insomma è finita in bellezza, una grande prestazione da parte di tutti gli atleti PR e, inevitabile e degna conclusione, tutti insieme a pranzo a festeggiare e, finalmente, a rilassarsi in allegria.
Ora avrai capito Verona perché ti portiamo nel cuore; grazie per averci dato emozioni a non finire. Altre ne vorremo ancora, insieme a tutta la famiglia PR; per questo aspettaci pure, a novembre 2018 saremo ancora da te e ancora più numerosi. Ci puoi giurare
Sandro