Il Presidentissimo….. il mio papà

Ricordi di un bambino di 8 anni che ti vide correre la prima volta Papà.
Era settembre del 1977 (quarant’anni sono passati da quel giorno) alla Corsa di Santa Rosalia a Palestrina riprendesti un filo interrotto per qualche anno col podismo. Non ricordo naturalmente né come arrivasti né come eri vestito. Ma ricordo che in famiglia da quel momento non si potè più far a meno di parlare di gare, tempi, piazzamenti, premi, categorie.
Ogni volta che mi portavi a vedere una tua gara io ero più emozionato di te. Sentivo l’orgoglio di dire quello è il mio papà. Tanto eri forte che non mancavi mai il premio. E io contavo il numero di coppe (esibite in bella mostra a casa nostra) e medaglie e targhe. Immaginavo che un giorno anche io sarei stato in grado di emularti. Che bello quando ti chiamavano alle premiazioni. Io bimbo mi portavo sempre la tua coppa. Ero felicissimo.
Per anni ti ho seguito in tutte le gare da Roma a Frosinone, passando per i paesi più sperduti ma sempre appresso a te. Non era come adesso, che tutti hanno internet e guardano al calendario gare. No prima ti fermavi a vedere qualche manifesto affisso lungo le strade per trovare qualche gara. D’estate ce n’erano due al giorno. Tu in pantaloncini e canotta, tuta modello ex Unione Sovietica, scarpe prima neanche calzabili come le Mecap e poi sempre più professionali. A proposito avevi delle scarpe della Patrick celesti che pesavano un grammo e senza un filo di tomaia. Ho sempre provato invidia per i tuoi piedi che non si infortunano al contrario dei miei che sono una piaga.
Poi finalmente anche io ho iniziato a correre, per merito tuo. Ma oggi è il tuo compleanno e di te e della tua vita da podista voglio parlare. Sei sempre stato un fuoriclasse, altrimenti con un allenamento a settimana non si spiegano i tuoi successi. Correvi a 3’ al km quando altri con una settimana completa di allenamenti non facevano 5’. Fai un lavoro massacrante eppure nessuno in gara lo direbbe mai.
Hai portato a termine gare dai 1000 m alla maratona. Hai a casa una quantità di coppe e trofei vari che neanche una squadra intera riesce a avere. Abbiamo costruito insieme una delle realtà più belle di Palestrina, la Palestrina Running di cui tu sei il Presidentissimo e di cui tutti vanno orgogliosi. Hai una squadra eccezionale e tutti gli atleti ti adorano.
Ma io torno bambino a quel giorno di settembre di 40 anni fa quando tu mi facesti innamorare della corsa. Ti voglio bene Papà.

Antonio Casale