La corsa, la vita, la famiglia…e poi il Pacer! Che emozione quella maglia tricolore! Mi sentivo Superman

Non è semplice per uno come me ritrovarsi a scrivere nero su bianco le emozioni vissute dopo una mezza maratona. Solitamente lo lascio fare agli altri, ma questa volta è diverso perché l’emozione di indossare una maglia nuova e avere un pettorale con scritto Pacer è stata tutta mia.
Quante volte ho sognato di ascoltare lo speaker annunciare il mio nome in una gara di livello nazionale davanti a migliaia di persone. Il sogno si è realizzato ieri, nel cuore di Roma, sotto il colonnato di San Pietro, in occasione della Mezza Maratona della Pace, che mi ha visto indossare il pettorale da Pacer e accompagnare tantissimi atleti al traguardo con l’obiettivo di chiudere la mezza in 1h e 24 minuti. Correre è la mia passione, lo faccio per gioco, amore e per divertimento, e sempre con la testa libera. Ho questo difetto: se non ho la mente libera non riesco a correre “liberamente”. Non sono invincibile, anzi in passato ci sono stati momenti non proprio facili e non riuscivo neanche a mettere le scarpe da running. Ora però è diverso: corro, sto bene, mi piace e senza la corsa mi mancherebbe qualcosa. Mi piace soprattutto questa idea di aiutare gli altri a raggiungere il traguardo. L’ho fatto domenica ed è stato emozionante. All’inizio ero un po’ spaventato, per me era la prima volta con il tempo di Pacer più basso 1’24 e avevo paura di non essere all’altezza, magari di rovinare la prestazione a qualche atleta. Poi però è tutto passato, la sensazione di stare nell’olimpo dei grandi mi ha fatto pensare ad altro. La presentazione della squadra in Piazza del Popolo, con lo speaker che scandiva il mio nome, il pass “Staff” che mi ha permesso di entrare luogo riservato ai Top Atleti, praticamente mi sono cambiato con i primi 10 della classifica. Ragazzi che brividi!!! E poi la cosa più bella…volete mettere il completino della Nazionale? Avete presente quando Clark Kent si toglieva il vestito da giornalista e diventava Superman? Ecco mi sentivo uguale!
Ho corso in mezzo a tanta gente che scandiva la parola “Italia”. Una emozione grandissima.
E poi la soddisfazione dei ringraziamenti degli Atleti che mi hanno seguito in gara, tanti di loro hanno fatto il personale. Un grazie lo devo soprattutto ai miei compagni di avventura Daniele Troia e Fabrizio Brilli che sono stati perfetti a dettare i tempi della corda. Al traguardo qual è stato il primo pensiero? No. Questo non ve lo dico! D’accordo mi sveglio dal mio sogno e inizio a pensare al prossimo obiettivo…la Maratona di Verona.

Massimiliano Fontana