Immaginate di essere su un elicottero e di sorvolare la meravigliosa Piazza del Popolo. Immaginatela piena di persone colorate, circa 7000, e immaginate che tra quelle persone ci sia un gruppetto di uomini e donne con una maglia bianca con su scritto “Corri con il cuore”. Bene: avete l’immagine chiara di quello che è successo ieri sera nel cuore del centro storico di Roma, tra il Pincio e i capolavori delle Chiese Gemelle. Lì, in attesa dello start della Mezza Maratona di Roma e della Corriroma, c’eravamo noi, lo squadrone imbattibile del Palestrina Running, pronto ancora una volta a sfidare la calura romana, l’asfalto rovente e i noti sanpietrini, nemici assoluti della convergenza ed equilibratura delle macchine, immaginate quindi dei runners.
Schieramenti divisi su due fronti. Per la Mezza Maratona sono scesi in campo la folle Simona che crede di aver i super poteri di Wonder Woman, Gianluca Cetorelli con le ali al posto dei piedi, dimostrazione vivente che gli ultimi saranno i primi (anche se a dir la verità era opinione condivisa che il pettorale alto non avrebbe avuto ripercussioni sulla sua prestazione, ma lui queste cose non le sa), Marco Sbardella, grande compagno di partenza che non soffre lo start e non fa salire mezzo battito al momento del via, Gianluca Pompili, che ha trasformato i mezzi lunghi nella sua professione, Simone Tomassi che avrebbe preferito volentieri fermarsi a Ponte Milvio per l’apericena, Riccardo Gabriele che ogni corsa è una missione da vincere e Arcangelo Rampini, veterano delle mezze che ormai le mangia a colazione. Per la CorriRoma schierate le punti di diamante femminili: Linda Tomassi e Simona Caponera (ieri in gran forma soprattutto come disturbatrice), l’astro nascente Massimo Sbardella, l’entusiasta Piermaria Antonioni, il rampante e immancabile Giuseppe Casale e Tonino Piras, l’uomo per eccellenza del “je la posso fa”!
Partenza per la Mezza alle 21.00 e per la Corri Roma alle 21.30. Il fiume colorato di gente puntuale ha iniziato ad invadere da via del Corso le strade di una città estremamente calda e in festa, sempre speciale ed unica con quella luna sorniona che fa capolino dietro al Colosseo, quei sanpietrini disconnessi tra via dei Cerchi, via Petroselli e Piazza Venezia che trasformano un semplice tragitto in una sfida a chi riesce a correre senza poggiare i piedi, una città amabile e odiosa che sa prendere tutto e non concedere nulla. Piano piano, emozionati e sudati, con tenacia e caparbietà, sostenuti da calore di Antonio, un Presidente acciaccato ma sempre presente, di Sandro che barcolla ma non molla e da tifosi che "meglio non si può", abbiamo onorato il nome della nostra squadra nella città eterna.
Sul finale tutto è concesso. Anche le lacrime, una spalla di una amica a sostenerti, gli abbracci dei compagni... per un sogno che bene o male è diventato realtà.
E niente, abbiamo conquistato Roma. Ce sta tutto! Ve lo volevamo dì!
Simo