Mattina del 12 febbraio 2017. Alle ore 7 nel parcheggio di Piazza Italia regna un’insolita animazione. Un gruppo di scalmanati in tuta sportiva e scarpe da corsa invadono gli spazi del parcheggio e si scambiano saluti, abbracci, incitazioni (ma anche sfottò, battutacce, improperi per 2 minuti di ritardo ecc.). Chi sono? Ma gli atleti della Palestrina Running, che ravvivano l’ambiente un po’ sornione e impigrito della nostra cittadina. Sì, forse si fa un po’ di confusione, ma si respira un tale clima di sano spirito sportivo, di amicizia, di cameratismo che i nostri concittadini ci perdoneranno, tanto ci dovranno fare l’abitudine. Ben 24 atleti, guidati dal Presidente Antonio Casale e dal Presidentissimo Giuseppe Casale partono quindi alla volta di Roma, zona Laurentina, quartiere Giuliano-Dalmata.
C’è da onorare la “Corsa del Ricordo”, dedicata ad un poco conosciuto ma drammatico evento storico, l’esodo dei profughi giuliano-dalmati (cittadini italiani), che in conseguenza delle vicende belliche e degli accordi politici internazionali dovettero lasciare i territori del’Istria e della Dalmazia anche con dolorosissime perdite di vite umane.
Partenza anticipata alle ore nove, quindi si svolgono velocemente tutte le operazioni pregara, compreso il montaggio del gazebo sociale, distribuzione dei pettorali e quant’altro, mentre affluiscono in zona anche i nostri Pierrini romani. Ma la macchina della PR è ormai ben rodata e con l’ausilio di tutti ogni cosa va al suo posto, perciò riscaldamento e via, allineati dietro lo striscione di partenza.
Ovviamente ai nostri top runners hanno assegnato i pettorali con i numeri bassi che meritano, i restanti di noi invece si sistemano dietro di loro e, anche se non glielo diciamo, li osserviamo con orgoglio, sono i nostri atleti e sono tra i migliori!
Si parte, la presenza è folta, alla fine ci saranno ben 646 classificati solo per la competitiva, e dopo un avvio comodo in discesa iniziano i problemi; la gara si rivela un po’ più dura del previsto. In effetti si tratta già della quarta edizione, ma qualcosa non quadra, infatti diversamente dal programma il passaggio al primo giro avviene al km 6,4, per cui al termine della gara i km. percorsi saranno 11,4 invece dei 10 preventivati con un paio di salite in più che hanno inciso su quelli (come me) meno dotati di fondo.
In ogni caso i risultati finali per la nostra società sono stati eclatanti, con i 4 moschettieri Cicerchia, Frabotta, Casale e Cetorelli rispettivamente tra gli assoluti 24° (7° di categoria), 27° (7° categoria), 40° (6° categoria), e 41° (5° categoria). Da rimarcare anche il 3° posto di categoria dell’inossidabile Rampini e la performance delle nostre “PR girls” tutte, dico tutte al traguardo e con tempi rimarchevoli con medie intorno ai 5’ a km che le collocano fra il 4 e il 7 posto di categoria. Attenti alle girls, faranno le scarpe a molti di noi!
Detto che un’organizzazione a dir poco approssimativa, che oltre a far sbagliare il percorso indurendo la gara più del dovuto, ha fatto mancare il ristoro a metà gara e poco ha fornito al termine della corsa, è stata senz’altro una giornata da incorniciare, con il record di presenze in gara per la PR ed un’atmosfera calda e genuina che è stata notata anche dalle altre società presenti.
Non me ne vogliano tutti gli altri che non menziono, ma una citazione speciale la meritano: l’esordio in gara di Paolo Alese, atleta di parola, che ha anche procurato 2 magnifici cabaret di cornetti che sono stati autenticamente sbranati a termine gara, vista anche la pochezza del ristoro finale; Tonino Piras, pure all’esordio con la maglia della PR che oltre a terminare una gara inaspettatamente dura si è prodigato per sostenere i compagni di squadra Tiziana e Massimo, dimostrando uno spirito di squadra già ai massimi livelli, tanto di cappello; lo stesso Massimo Sbardella, che ad onta degli impegni che lo limitano negli allenamenti e di una condizione fisica che lo fa faticare molto in corsa, conclude la gara con una determinazione da campione; il Presidentissimo Giuseppe Casale che in una gara con ben 9 strappi in salita conclude ancora al terzo posto di categoria a 5’50 di media, fenomeno assoluto; Simona Rocchi, che pure in non buone condizioni fisiche e con un filo di voce ha voluto lo stesso essere presente e dare il suo contributo alla squadra.
Mentre ancora eravamo in attesa dei risultati ufficiali intanto seguivamo in tempo reale le prestazioni di altri nostri 3 alfieri, il grande Fontana, Iron Man Marini e Stefano Sebastianelli (che con un coraggio da leone, senza preparazione specifica) erano in gara nella mezza di Verona. Anche li risultati eccellenti di cui parleremo in una cronaca a parte.
Insomma una giornata “memorabile” ma vedrete che sarà una delle tante che vivremo insieme. In tutto questo una sola nota stonata. Pur avendo ottenuto un più che lusinghiero 8° posto in classifica generale su ben 105 società e 4° assoluti tra le società di fuori Roma, a causa anche di un regolamento a dir poco astruso, per un solo atleta classificato di differenza non siamo riusciti ad andare a premio. Questo anche perché in linea con la nostra cultura e lealtà sportiva non abbiamo voluto utilizzare il pettorale di un nostro atleta assente, a differenza di altre società che non si sono fatte scrupoli. Fa niente, non utilizzeremo mezzucci o altre frodi per inquinare i nostri sani principi sportivi, solo cerchiamo di essere presenti in massa nelle nostre gare di campionato sociale. Il calendario viene reso noto con grande anticipo, cerchiamo di organizzarci, la nostra unione sarà la nostra forza, solo così potremo battere i “furbetti”.
Un caro saluto a tutti dal vostro consigliere
“Tartaruga ninja” Pino